Smile Life: la vita è un gioco (e fa anche parecchio ridere)

Hai mai pensato a cosa succederebbe se la tua intera vita fosse riassunta in un mazzo di carte? Studi, amori, droghe, carriere improbabili e flirt al cimitero: tutto concentrato in un’ora di gioco al tavolo con gli amici. Benvenuti in Smile Life, un gioco tanto semplice quanto assurdo, dove l’obiettivo è vivere… fare un sacco di sorrisi (che sono i punti vittoria)… e ovviamente rovinare la vita degli altri con eleganza, ironia e una buona dose di perfidia.

SESSIONE DI GIOCO

Allan

6/16/2025

Ma come funziona Smile Life?

Il concetto è semplice: ogni giocatore parte con una carta “vita” e da lì costruisce il proprio destino pescando carte che rappresentano eventi della vita reale. Studi, lavoro, matrimonio, figli, casa, droga, malattie, animali domestici e... momenti bui tipo l’overdose o l’esibizionismo. Puoi giocare carte che ti aiutano o ostacolare gli altri con un po’ di sana cattiveria (cosa che ovviamente diventa subito lo scopo principale).

Quando il mazzo finisce, si contano i sorrisi: chi ne ha di più ha vinto. Semplice? Sì. Banale? Assolutamente no. Ridi, ti disperi, ti vendichi e ti chiedi: “Ma davvero ho giocato una carta ‘Promozione sul divano’ subito dopo essermi fidanzato al cimitero?”.

La mia (tragicomica) vita in Smile Life

Ebbene sì, ecco la mia carriera fulminante in questo psicodramma in formato gioco di carte:

🔸 Professione: Professore d’inglese. Serio, elegante, rispettato. Almeno fino a quando non ricevo la promozione a Grand Prof – roba che neanche nei sogni migliori di un insegnante universitario in pensione.

🔸 Amori: Lavorare nel mondo accademico non impedisce di avere una vita amorosa… molto vivace. Anzi, un’intera collezione di carte Flirt... cinque, per la precisione. Uno di questi è nato alle toilette, probabilmente durante la pausa di un congresso educativo particolarmente noioso. Classe? Non proprio. Ma passione, tanta.

🔸 Studi: Ho preso tutto. Dalle Scuole Superiori agli Studi Universitari; praticamente un dottorato. E pensare che tutto questo solo per finire a fare il... beh, ci arriviamo subito.

🔸 Casa: Una piccola e onesta Maison, con tanto di giardino. Modesta, ma è casa mia.

🔸 Deviazioni: Eh, qui le cose si complicano. Un po’ di Cannabis ogni tanto per rilassarsi, ma anche un pesante passato con Eroina, Cocaina e una inevitabile Overdose. Fortunatamente superata, o quantomeno non letale, vista la mia sopravvivenza nella partita.

🔸 Compagno fedele: Un Animaletto che fa “Piuu piuu!”, probabilmente l’unico essere innocente in tutta questa storia.

🔸 Problema principale: Lavoro extra (o hobby?) come Esibizionista. Ah, e quella inquietante carta di Promozione Divano, dove “l’aumento di salario è garantito, ma solo se sei una ragazza molto carina” (testuali parole del gioco). Vabbe', diciamo che la moralità non è richiesta per fare carriera qui.

Conclusione: la vita fa ridere (soprattutto quando è finta)

Smile Life è uno di quei giochi che parte come una risata e finisce come una soap opera. Ti ritrovi sposato, drogato, in mutande e con un lavoro che non riesci nemmeno a spiegare ai tuoi amici senza scoppiare a ridere. Ed è proprio questo il bello: nessuna partita è uguale, ogni “vita” è una commedia tragicomica che meriterebbe una serie su Netflix.

Se non hai ancora provato Smile Life, fallo. Ma attento: potresti scoprire lati di te che non pensavi di avere... tipo quello che flirta al cimitero mentre si droga e insegna inglese.